PRESENTAZIONE
Il mondo secondo John Ford e il cinema western
con Alberto Crespi, Paolo Mereghetti, Raffaella Giancristofaro
Il western è il cinema americano per eccellenza. Ed è l’unico genere del grande schermo a essere insieme intrattenimento popolare, territorio dell’immaginario e narrazione di un’epopea basata su fatti storici (sebbene distorti o mitizzati): è il viaggio verso il West, il rapporto con i nativi, il conflitto culturale e politico fra Nord e Sud che sfociò nella Guerra civile; è l’arrivo della “civiltà” nella wilderness, il coraggio dei singoli e la creazione delle comunità di coloni; è l’amicizia virile, i matrimoni interetnici e il sogno del melting pot; è la scoperta del paesaggio, dalle grandi praterie ai deserti del Sud-Ovest e alle Montagne Rocciose; è la guerra, l’avventura, l’amore, la morte. Partendo da Griffith e Ince, passando per Ford, Hawks e Leone, e arrivando fino a Tarantino, Alberto Crespi ricostruisce la storia di questo (spesso mistificatorio) autoritratto che il “Nuovo Mondo” ha costruito e su cui si basa il fascino che ha esercitato su intere generazioni.
E poi un percorso tematico partendo da un film: “Ombre rosse”, il film dove tutto è cominciato. Il film perfetto, che Orson Welles adottò come manuale vedendolo decine di volte prima di girare “Quarto potere”. L’autore ha quindi preso i nove passeggeri della diligenza, e ciascuno di loro sarà lo spunto per un capitolo: parlando di Ringo/John Wayne si analizza la figura dell’eroe fordiano, parlando di Dallas/Claire Trevor scopriremo che Ford è un regista assai più “femminile” di quanto si creda, e così via. Oltre ai nove passeggeri, in Ombre rosse ci sono altri due protagonisti. Gli indiani, ovviamente; e la Monument Valley, il paesaggio che Ford scopre in quel film e che per molti appassionati è diventato il Far West per antonomasia.
Alberto Crespi presenta Cinema western (Treccani) e Il mondo secondo John Ford (Jimenez), con Paolo Mereghetti e Raffaella Giancristofaro.